LA STORIA
La Signora Chiara (nome di fantasia) iniziava a lavorare come operaia in un azienda vicina al proprio paese. Successivamente, dopo essere stata licenziata, continuava a lavorare come donna delle pulizie in una piccola società cooperativa. Il Signor Giorgio (nome di fantasia) lavorava presso una piccola autocarrozzeria: prima con partita iva e successivamente con contratto a tempo indeterminato.
Chiara e Giorgio decidevano di sposarsi e di stipulare un mutuo per l’acquisto della prima casa. Dopo poco tempo avevano due bimbi. La situazione finanziaria della famiglia si aggravava quando Chiara si ammalava ed era costretta ad interrompere il lavoro.
Per far fronte al pagamento delle rate del mutuo e alle esigenze della famiglia Giorgio ricorreva ad alcuni finanziamenti. La situazione precipitava quando la figlia della coppia si ammalava gravemente. Per far fronte alle spese mediche la famiglia non riusciva più a pagare le rate del mutuo e dei finanziamenti.
La banca a causa dei mancati pagamenti risolveva il contratto di Mutuo e metteva all’asta l’immobile. Chiara e Giorgio decidevano di accedere alla legge 3/2012 e si rivolgevano all’Organismo di Composizione della Crisi di Monza di Protezione Sociale Italiana www.occmonza.com.
PROPOSTA DI STRALCIO DEL DEBITO
Chiara e Giorgio hanno offerto per stralciare la propria situazione di sovraindebitamento pari ad euro 277.000 – nel procedimento di composizione della crisi legge 3/2012 – la somma di euro 144.000 derivante dalla vendita all’asta dell’immobile.
LA SENTENZA SOVRAINDEBITAMENTO LEGGE 3/2012
Con sentenza del 29/11/18 il Tribunale di Monza ha aperto la liquidazione del patrimonio di una famiglia avente un’esposizione debitoria per finanziamenti e mutuo di euro 277.000. La sentenza consente ai debitori di stralciare il debito complessivo offrendo ai creditori la somma derivante dalla vendita all’asta dell’immobile. In questo caso i debitori useranno il ricavato della vendita all’asta dell’immobile per stralciare tutti i debiti.