LA STORIA
La Sig.ra Valeria (nome di fantasia) iniziava a lavorare aprendo una partita iva come agente di commercio di macchine utensili. Prima di conoscere il futuro marito Valeria, grazie all’aiuto dei genitori, accendeva un mutuo per acquistare un piccolo appartamento. Dopo la nascita del figlio, il marito decideva di intraprendere un’attività commerciale. Per ottenere il fido dalla Banca Valeria era costretta a prestare fideiussione in favore del marito. Con l’inizio della crisi del 2008 la situazione economica e finanziaria di Valeria precipitava. Il marito era costretto a cessare l’attività con una forte esposizione verso la banca. Medio tempore anche l’attività di Valeria subiva pesanti perdite a causa di una riduzione del fatturato del 60%. A causa della prolungata situazione di crisi Valeria non riusciva più a pagare le rate del mutuo, le imposte e i contributi maturati. Valeria richiedeva la rateizzazione delle cartelle Equitalia per riuscire a far fronte alle spese. Tuttavia, dopo numerosi sforzi, non riusciva a far fronte alla rate. Successivamente la banca escuteva la fideiussione e iscriveva ipoteca giudiziale sull’immobile.
PROPOSTA DI STRALCIO DEL DEBITO
Valeria ha offerto per stralciare la propria posizione debitoria di euro 490.000,00 – all’interno del procedimento di composizione della crisi legge 3/2012 – la somma di euro 120.000 derivante dalla vendita all’asta dell’immobile. In questo modo Valeria riuscirà a stralciare tutta la propria posizione debitoria utilizzando il ricavato della vendita.
LA SENTENZA SOVRAINDEBITAMENTO LEGGE 3/2012
Con provvedimento del 21/7/2018 il Tribunale di Brescia ha omologato il piano di liquidazione del patrimonio ex legge n. 3/2012 di un agente di commercio avente un’esposizione debitoria per il Fideiussione/Equitalia/Mutuo pari ad euro 490.000.000, Il provvedimento consente a Valeria di stralciare la propria posizione debitoria usando il ricavato della vendita all’asta dell’immobile.
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