Trib. Milano: Sentenza legge 3/2012 del 22.4.2020. Liquidazione del Patrimonio. Debiti stralciati euro 841.000.
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LA STORIA DEL SOVRAINDEBITAMENTO
La storia di Luca (nome di fantasia) è la storia di un ex imprenditore del settore della ristorazione che, a causa della crisi, è stato costretto a chiudere il ristorante senza riuscire a pagare i debiti con l’Agenzia delle Entrate e le banche.
Nel 2000 Luca apriva un ristorante/pizzeria in provincia di Milano. All’inizio l’attività riscuoteva successo. Nel 2009, a causa della crisi, Luca non riusciva più a pagare le tasse ed alcuni finanziamenti. Dopo 2 anni Luca era costretto a chiudere il ristorante e cessare l’attività.
Successivamente, Luca riusciva a trovare un contratto di lavoro a tempo indeterminato come operaio in una piccola azienda. Subito dopo l’Agenzia delle Entrate e le banche procedevano al pignoramento dello stipendio fino a concorrenza del credito.
Luca, trovandosi in una situazione di sovraindebitamento con Agenzia delle Entrate e le Banche per l’importo di euro 841.000, decideva di rivolgersi all’ Organismo di Composizione della Crisi di Milano di Protezione Sociale Italiana per risolvere la propria situazione http://www.occmilano.com
PROPOSTA DI STRALCIO DEL DEBITO CON AGENZIA DELLE ENTRATE E BANCHE
Luca ha offerto per risolvere la propria situazione di sovraindebitamento con l’Agenzia delle Entrate e le Banche – nel procedimento di composizione della crisi ex legge 3/2012 NRG 106/2019 – una quota mensile del proprio stipendio per la durata di 4 anni: per un importo complessivo di euro 30.000.
LA SENTENZA DI SOVRAINDEBITAMENTO LEGGE 3/2012
Con sentenza del 22.4.2020, il Tribunale di Milano – giudice dott.ssa Rosa Grippo – ha aperto la liquidazione del patrimonio di un ex ristoratore avente una esposizione debitoria con Agenzia delle Entrate e Banche, pari ad euro 841.000.
Il debitore otterrà il beneficio dell’esdebitazione decorsi 4 anni dal decreto di apertura della liquidazione del patrimonio con separato provvedimento del Giudice.
Il gestore della crisi di Protezione Sociale Italiana che ha gestito il caso è il dott. Alessio D’Oca.
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