Trib. Brescia: sentenza legge 3/2012 del 19.2.2020. Liquidazione del Patrimonio. Debiti stralciati euro 147.000.
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LA STORIA DEL SOVRAINDEBITAMENTO
La storia di Giuseppe (nome di fantasia) è la storia di un imprenditore, titolare di una piccola officina specializzata nella riparazione di moto e scooter, che a causa della crisi è stato costretto a cessare la propria attività e si è trovato in una situazione di sovraindebitamento con l’Agenzia delle Entrate e le banche.
Giuseppe apriva insieme al cugino una piccola officina meccanica in provincia di Brescia. Dopo diversi anni l’attività subiva una forte crisi. Giuseppe era costretto a cessare l’attività e a trovare un impiego a tempo indeterminato come operaio. I creditori dell’officina avviavano subito il pignoramento dello stipendio.
Giuseppe, trovandosi in una grave situazione di sovraindebitamento, si è rivolto all’Organismo di Composizione della Crisi di Brescia di Protezione Sociale Italiana per risolvere la propria situazione grazie alla legge 3/2012 www.occbrescia.com
PROPOSTA DI STRALCIO DEL DEBITO CON BANCHE E AGENZIA DELLE ENTRATE
Giuseppe ha offerto per risolvere la propria situazione di sovraindebitamento pari ad euro 147.000,00 – nel procedimento di composizione della crisi NRG 13/2020 – una quota mensile dello stipendio – pari ad euro 300 – per la durata di 4 anni.
LA SENTENZA DI SOVRAINDEBITAMENTO LEGGE 3/2012
Con sentenza del 19.2.2020, il Tribunale di Brescia – giudice dott. Alessandro Pernigotto – ha aperto la liquidazione del patrimonio di un ex imprenditore avente una esposizione debitoria con Banche e Agenzia delle Entrate pari ad euro 147.000.
La sentenza consente alla debitore di risolvere il debito complessivo offrendo ai creditori una quota mensile del proprio stipendio – pari ad euro 300 – per la durata di 4 anni.
Il debitore otterrà il beneficio dell’esdebitazione decorsi 4 anni dal decreto di apertura della liquidazione del patrimonio con separato provvedimento del Giudice.
Il gestore della crisi di Protezione Sociale Italiana che ha gestito il caso è l’avv. Alessandro Nostro
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