LA STORIA
La Signora Carla (nome di fantasia) iniziava a lavorare si da subito come consulente finanziario aprendo una piccola partita iva.
Nel corso degli anni stipulava due mutui. Il primo mutuo per comprare la casa di prima abitazione, il secondo per la casa della figlia. Successivamente, a causa della crisi del settore creditizio – che ha affossato tutta l’economia italiana – Carla non riusciva più a pagare le rate del mutuo e a versare i contributi.
Carla provava a chiedere alla Banca la sospensione dei mutui ma non otteneva nessuna risposta. Allo stesso modo presentava richiesta di rateizzazione delle cartelle. Tuttavia dopo poco tempo non riusciva più a rispettare il pagamento delle rate.
A seguito dei ritardi nel pagamento delle rate dei mutui, la banca metteva all’asta gli immobili.
Il 20 novembre 2017 gli immobili venivano aggiudicati all’asta per il valore di euro 44.000,00.
PROPOSTA DI STRALCIO DEL DEBITO
La signora ha offerto per stralciare la propria posizione debitoria di euro 215.000,00 – nel procedimento di composizione della crisi legge 3/2012 – la somma di euro 44.000 derivante dalla vendita delle case all’asta.
IL PROVVEDIMENTO
Con provvedimento del 11/05/18 il Tribunale di Brescia ha aperto la liquidazione del patrimonio ex legge n. 3/2012 di una signora – ex consulente finanziaria – avente un’esposizione debitoria per Mutui – Equitalia e Spese condominiali pari ad euro 215.000. Il provvedimento consente al debitore di stralciare il debito complessivo offrendo ai creditori la somma di euro 44.000 derivante dalla vendita all’asta degli immobili.