LA STORIA
La Signora Angela (nome di fantasia) iniziava a lavorare sin da subito come collaboratrice di una piccola pasticceria/gelateria di Milano. Dopo aver acquisito la giusta esperienza decide di mettersi in proprio aprendo un piccolo bar/gelateria/tavola calda.
Nel corso degli anni stipulava due mutui. Il primo mutuo per comprare la casa di prima abitazione e Il secondo per ristrutturare il bar e adeguare i locali.
Nel 2009 decideva di aprire un piccolo negozio all’interno della fiera per poter vendere gelati ai visitatori. A tal fine contraeva un finanziamento per strutturare il locale.
Purtroppo l’investimento non ha l’esito sperato e la signora decideva di chiudere il negozio all’interno della fiera, subendo numerose perdite. Le cose peggiorano a causa della crisi e la signora non riesce più a far fronte alle spese correnti, accumulando sempre più debiti.
Dopo alcuni anni di tentativi – investendo tutti i risparmi – e dopo aver pagato i dipendenti era costretta a chiudere l’attività.
A seguito dei ritardi nel pagamento delle rate del mutuo, la banca metteva all’asta l’unica casa dove vive con la propria famiglia.
PROPOSTA DI STRALCIO DEL DEBITO
La signora ha offerto per stralciare la propria posizione debitoria di euro 509.000,00 – nel procedimento di composizione della crisi legge 3/2012 – la somma di euro 157.000,00 derivante dalla vendita della casa all’asta.
IL PROVVEDIMENTO
Con provvedimento del 22/05/18 il Tribunale di Milano ha aperto la liquidazione del patrimonio ex legge n. 3/2012 di una signora – avente una precedente attività di gelateria/bar/tavola calda – con un’esposizione debitoria per CASSA ARTIGIANI – AGENZIA ENTRATE – MUTUI pari ad euro 509.000,00. Il provvedimento consente al debitore di stralciare il debito complessivo offrendo ai creditori la somma di euro 157.000 derivante dalla vendita all’asta dell’immobile.