Coronavirus: il vaccino per la crisi economica è la legge 3/2012

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Per combattere la crisi economica e sociale prodotta  dal Coronavorus il governo Conte ha appena approvato il decreto “Cura Italia”. Più che un decreto si tratta di una sorta di manovra economica aggiuntiva sia per l’ammontare delle risorse economiche messe in campo – ben 25 miliardi di euro –  e sia per il numero di articoli di cui si compone il testo del decreto (oltre 100).

Le misure contenute si pongono l’obiettivo di sostenere l’economia italiana attraverso la creazione di una vera e propria”diga” contro la crisi. Il decreto intende contrastare nel breve periodo gli effetti determinati dalla “sospensione” della maggior parte della vita economica del paese.

Tuttavia, con il passare delle ore e dei giorni, sembra evidente che le misure contenute nel decreto “Cura Italia” non saranno sufficienti a contrastare gli effetti della crisi.   Il Coronavirus sta producendo, a livello europeo e mondiale, effetti economici che saranno destinati a durare nel tempo e forse a diventare irreversibili.  Si prospetta, dunque, all’orizzonte un lungo periodo di recessione e di cambiamento. D’altro canto riecheggia nei talk show televisivi la parola ” economia di guerra”. Un termine che evoca scenari drammatici per l’economia e la società.

Durante questo periodo di pandemia la maggior parte delle imprese e dei lavoratori italiani si troverà a dover fronteggiare una situazione “straordinaria” di crisi e recessione. Nel breve e medio periodo, a causa del Coronavirus, migliaia di nuclei familiari  perderanno una o più fonti di reddito. Per non parlare delle imprese e dei liberi professionisti, che saranno destinati a subire un irreversible calo di fatturato  e a cessare la propria attività.

La domanda che si pone allora è al seguente: Come fare a far ripartire l’economia italiana? Esiste uno strumento che consente alle famiglie e imprese indebitate di uscire dalla crisi prodotta dal Coronavirus e di ripartire liberi dai debiti medio tempore accumulati?  D’altro canto alla fine di ogni “guerra” la parola d’ordine è quella di ricostruire/ripartire.

La risposta alla domanda è si. Esiste uno strumento capace di far ripartire le famiglie e imprese indebitate a causa della crisi prodotta dal Coronavirus ed è la legge 3/2012. La legge 3/2012 ha introdotto in Italia il procedimento di composizione della crisi. Il procedimento consente al debitore di pagare i debiti che riesce a pagare e di stralciare i rimanenti. Per accedere alla legge 3/2012 il debitore deve dimostrare che la situazione di crisi finanziaria in cui si trova non è stata determinata da condotte a lui imputabili per dolo o colpa.

Appare evidente che il Coronavirus rientra, a pieno diritto, tra le cause di sovraindebitamento che legittimano le famiglie e le imprese ad accedere alla legge 3/2012.  Se ancora non esiste un vaccino per la cura del Coronavirus, esiste quello per curare la crisi economica prodotta dalla pandemia: è questo è certamente rappresentato dalla legge 3/2012.

Vi invito a consultare le pagine di questo blog e a contattare la segreteria dei nostri Organismi di Composizione della Crisi per avere tutte le informazioni sulla legge 3/2012 e sul procedimento di composizione della crisi.

avv. Letterio Stracuzzi

 

Sempre al tuo fianco. I nostri OCC anche in questa situazione di emergenza sono operativi per offrire sostegno, supporto e soluzioni concrete alle famiglie e alle imprese al telefono al 02 29407986 , su WhatsApp ,tramite e-mail info@protezione-sociale.it