LA STORIA
Il Sig. Luigi (nome di fantasia) aveva iniziato a lavorare dai 18 anni ai 24 anni nell’impresa paterna, ditta edile ventennale. Nel corso degli ultimi anni di attività della ditta, il lavoro cominciò a diminuire, causando un accumulo di debiti diversi tra Stato e fornitori e portando la stessa ditta alla chiusura.
Nel 1996 il Sig. Luigi, ha costituito una ditta individuale con cui ha proseguito l’attività di famiglia nel campo edile poter risollevare le sorti della stessa.
Tuttavia, l’accumulo di debiti derivanti dall’attività paterna con i debiti della nuova impresa, hanno condotto il Sig. Luigi ad una situazione debitoria cronica e irrisolvibile. Anche questa impresa individuale cessò nel 2001 ma, purtroppo, la liquidazione dei beni non ha consentito di appianare tutti i debiti contratti.
Nel 2002 il sig. Luigi ha costituito, insieme al fratello, una società agricola. Gli anni iniziali di attività sono stati positivi e hanno portato al conseguimento di buoni risultati. Tra il 2003 e il 2007 per consentire alla società di ottenere e mantenere gli affidamenti bancari, il sig. XXX ha dovuto rilasciare in favore degli istituti di credito garanzie personali.
Nel 2014, il sig. Luigi ha costituito una nuova impresa individuale, cessata in data 31.12.2016 e cancellata dal registro delle imprese in data 27/01/2017, portando con sé i debiti accumulatisi negli anni senza essere in grado di appianarli.
PROPOSTA DI STRALCIO DEL DEBITO
Il soggetto ha offerto per stralciare la propria posizione debitoria di euro 2.000.000,00 – all’interno del procedimento di composizione della crisi legge 3/2012 – la somma di euro 60.000,00 derivante dalla vendita futura della quota della società e di un immobile di proprietà
IL PROVVEDIMENTO
Con provvedimento del 19/12/17 il Tribunale di Pavia ha aperto la liquidazione del patrimonio ex legge n. 3/2012 di Luigi avente un’esposizione debitoria ingente per fideiussioni prestate e per debiti tributari pari ad euro 2.000.000,00.
Il provvedimento consente al debitore di stralciare il debito complessivo offrendo ai creditori la somma di euro 60.000 derivante dalla vendita della quota di una società e di un immobile. Il provvedimento riguarda un soggetto definito “non consumatore” in quanto i debiti hanno origine tutti da attività di impresa.
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Causa istruita ed eseguita dall’avvocato Letterio Stracuzzi