CANCELLATI € 833.357,00 DI DEBITI ACCUMULATI DALLA PROPRIETARIA DI UNA AZIENDA AGRICOLA A CAUSA DELLA RIDUZIONE DELLE QUOTE LATTE CON SENTENZA DEL TRIBUNALE DI PAVIA DEL 02/09/19.

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LA STORIA DEL SOVRAINDEBITAMENTO

La storia di Maria  (nome di fantasia) è la storia di una delle tante aziende agricole che a causa della crisi del settore e della riduzione delle c.d. quote latte è stata costretta a cessare l’attività senza riuscire a far fronte a  agli impegni assunti.

Maria, sin da giovane, iniziava con l’aiuto del marito e del suocero l’attività di allevamento di agnelli, ai fini della produzione di latte e formaggi.

Negli anni,  l’elevata incidenza dei costi di gestione  e la progressiva diminuzione delle quotazioni del latte caprino nel periodo 2007-2014, costringeva i coniugi ad immettere capitali propri in azienda per andare avanti.

Tuttavia, nonostante gli sforzi economici dei coniugi, l’azienda cessava nel 2014.  Subito dopo,  le banche e i fornitori avviavano le procedure esecutive sul capannone e sul terreno.

Maria, trovandosi in questa situazione di sovraindebitamento  con Banche, fornitori e Agenzia delle Entrate decideva di rivolgersi all’Organismo di Composizione della Crisi di Stradella di Protezione Sociale Italiana www.occpavia.com

PROPOSTA STRALCIO DEL DEBITO CON BANCHE, FORNITORI ED  AGENZIA ENTRATE

Maria ha offerto per stralciare la propria situazione di sovraindebitamento pari ad euro 833.357,00  – nel procedimento di composizione della crisi ex legge 3/2012 NRG 16/2019 – la somma derivante dalla vendita alla’asta del capannone e del terreno del valore di euro 357.000.  Maria  da un lato perderà i beni di proprietà  (già comunque all’asta) ma dall’altro si libererà da tutti i debiti contratti.

LA SENTENZA SOVRAINDEBITAMENTO LEGGE 3/2012

Con sentenza del 02.9.2019 il Tribunale di Pavia – giudice dott. Francesco Rocca –  ha aperto la liquidazione del patrimonio di una azienda agricola di Pavia avente una esposizione debitoria di euro 833.357.00 con banche, fornitori ed Agenzia delle Entrate. La sentenza consente al debitore di stralciare il debito complessivo offrendo ai creditori il ricavato della vendita all’asta del capannone e del terreno.

Il gestore della crisi di Protezione Sociale Italiana che ha risolto il caso è il dott. Ugo Tagliareni

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